lunedì 12 gennaio 2009

Post di Guido Aragona e Carlo Gambescia

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Il giallo del comunicato Flaica-Cub
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di Guido Aragona
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Nei giornali, non c'è nessun giallo. Si parla di un sindacato di estrema sinistra, Flaica-Cub, che ha invitato al boicottaggio degli esercizi commerciali degli ebrei, una cosa ovviamente da far rabbrividire, per giunta con promesse di fare precise liste di essi. Lo sdegno, naturale, di tutti; Alemanno che si compra la cravatta in un negozio al ghetto; i bloggers indignati. Ecc.
Però, Flaica-Cub smentisce: dice che il boicottaggio era rivolto solo ai prodotti israeliani. Misura che si può certo non condividere ed anche deprecare (così come approvare). Però proposta con orgoglio da moltissimi per la Cina (sui prodotti ed olimpiadi) ai tempi della repressione in Tibet. E addirittura suggerita da esponenti governativi di Bush per i prodotti francesi al tempo del rifiuto della Francia alla iniziativa USA di invasione dell'Iraq.
Vediamo il loro sito e il comunicato in rete:
http://www.cub.it/article/?c=flaica-cub&id=5058
Nei giornali non c'è nessun "giallo". Si dà per scontato che abbiano fatto "marcia indietro". In rete si trova ad esempio un tentativo di documentazione di tale marcia indietro, pubblicando il testo di un volantino che sarebbe stato distribuito da detto sindacato; ad es. "Focus on Israel" : http://www.focusonisrael.org/2009/01/08/flaica-boicottaggio-negozi-ebrei/
Ma a ben pensarci questo volantino non costituisce una prova. Chi può provare che tale volantino sia stato stampato e distribuito effettivamente dal sindacato che lo ha firmato, e non sia invece un falso? Flaica Cub insiste per una smentita a Repubblica http://www.cub.it/article/?c=&id=5057
Per me dunque c'è un giallo: potrebbe essere che il volantino e comunicato aberrante ci sia stato e poi sia stato ritirato per evidente indegnità. Ma potrebbe anche darsi che sia stata una montatura, o un falso. Mi resta il dubbio.
Esame delle probabilità:
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1) probabilità del "comunicato ritirato". Il comunicato relativo al boicottaggio dei negozi degli ebrei e della loro lista contiene qualcosa di innegabilmente repellente alla coscienza comune dell'italiano medio, checchè chiunque possa pensarne; per cui sembra comunque difficile che un sindacato, per quanto marginale, decidesse di proporre una misura così aberrante. Può comunque esserci l'incidente: un funzionario idiota e razzista che prepara un volantino non controllato e lo fa distribuire, sputtanando il suo sindacato ed ottenendo l'effetto contrario a quello che avrebbe voluto. La reazione, che mi pare un po' fiacca del "Flaica" (nome fiacchino pure lui) può dare indicazione di favore alla tesi dell'errore (grave).
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2) probabilità del "comunicato contraffatto". Nota la proposta della Flaica del boicottaggio dei prodotti israeliani, viene preparato un testo per confondere questo boicottaggio con la misura repellente e razzista del boicottaggio dei negozi degli ebrei. Questo consente sia di sputtanare e mettere in luce sinistra, oltre al sindacato in questione, chi ha proposto il boicottaggio dei prodotti israeliani in genere, sia di alleggerire, agitando lo spettro del razzismo, la situazione generale di ostilità, che sta crescendo, alla politica israeliana. Questa ipotesi del falso è possibile: è una azione di falso efficace, e non è facilmente smentibile. E, benché viga sempre la prima legge della stupidità enunciata da Carlo Cipolla (Sempre ed inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione), la logica ci propone invece di pensare che sia più probabile che venga fatta una azione efficace al suo scopo che una controproducente.
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Resta, per me, il giallo, e la necessità, specie in momenti critici, di mantenere il sangue freddo e di fare inchiesta il più possibile, al di là delle indicazioni non sufficientemente analitiche, e tendenti a creare casi e clamore, dei principali giornali. E il dato di fatto inquietante: una notizia dubbia, data per certa mille volte sarà, nella coscienza dei più, una verità. Chissà di quante la nostra coscienza è composta. Chissà: forse la nostra coscienza è sempre più intessuta di nulla "mediatico".

Resta comunque un fatto: che questo comunicato sia stato "abortito" o che sia falso, si tratta comunque di un "comunicato fantasma". E nei media, viene indicato invece come un fatto. E diviene un pretesto gonfiato per dichiarazioni e azioni pubbliche dimostrative di esponenti delle istituzioni. Perchè, se davvero fosse un fatto, non è partita invece nessuna legittima denuncia per istigazione al razzismo?



Guido Aragona (tratto da http://bizblog.splinder.com/post/19540951/Il+giallo+del+comunicato+Flaic )

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