giovedì 27 novembre 2008

Liberazione esulta per la vittoria di Vladimir Luxuria




Viene voglia di bestemmiare leggendo queste cose su Liberazione e l’eco che fanno a simili elucubrazioni le decine di blog sul tema. :-)
“Forza Vladimir hai vinto tu” dice Liberazione, ravvisando nella vittoria di Vladimir Luxuria all’isola dei famosi un importante risultato avente valenza politica.Per quel che mi riguarda, straquoto il blog di Candido che in poche parole esprime ilmio pensiero (copioincollo):

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"Questa che vedete qui sopra è la prima pagina di oggi del giornale COMUNISTA Liberazione. Ora dico io, con tutte le notizie possibili da pubblicare si puo dedicare una mezza prima pagina alla vittoria di una persona in un reality show? Ebbene si, il giornale “vendoliano” diretto da Piero Sansonetti, dopo la richiesta di grazia per Anna Maria Franzoni riesce ancora a stupire. Che Vladimir Luxuria sia stata deputata del Prc e che tuttora faccia parte del partito, che rappresenti un mondo (quello dei transgender) ancora poco conosciuto ed anche ghettizzato, non giustifica una simile presa di posizione. Di Vladimir Luxuria si dovrebbe parlare nel caso in cui si renda portatrice di proposte concrete e non per una sua partecipazione ad una trasmissione televisiva.
E poi si chiedono perché han preso il 3% alle scorse elezioni?"
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Ma veramente: piu’ di tante analisi e controanalisi fatte a tavolino e nelle riunioni, questo fatto riassume con la piu’ cristallina chiarezza il perchè ci troviamo in ’sto mare di merda con Berlusconi che in molte parti d’Italia, presso innumerevoli persone è acclamato come un dio.
Sorge nel mio animo complottista un pensiero: che tanta idiozia, tanto trash mentale, tante considerazioni che oscillano tra il banale e lo stupido non siano casuali, ma progettate a tavolino con chi è complice con quello stesso potere che scorreggia cazzate per bocca di Berlusconi o di Simona Ventura che, pur lavorando in contesti diversi, esprimono gli stessi significati.
Perchè non è possibile che quella medesima sinistra che comprende (giustamente)
chi esprime le necessità dei transgender, dei gay,lesbiche ecc..che l’ha per ben due volte presa nel gnicco prima con i PACS e poi con i DICO oggi si dica entusiasta per l’esito dell’isola dei famosi.
Siamo messi veramente male come cittadini italiani se chi esprime le istanze reali di questo paese, di tutti i componenti di questa nazione, esultano accontentandosi di un’elemosina del genere dal potere. Se ravvisano in Simona Ventura una mente interessante che puo’ portare avanti la civiltà italiana e sa come farlo. Mi sembra così paradossale e deviante questa convinzione che il mio cervello la rifiuta. Non puo’ essere. C’è un complotto. E forse quest’induzione alla paranoia di chi ci riflette sopra è anch’essa voluta.
Non mi escono altre parole che non comprendano il turpiloquio. Ma una cosa ve la voglio dire, o voi che non condividete il mio stato d’animo: avete memoria corta.
Perchè quando, col governo Prodi Vladimir
Luxuria, insieme a tutta una serie di deputati del PD, dette il voto italiano a favore degli interessi del Vaticano e si adoperò favorevolmentequando si trattò di esentare gli immobili di proprietà della chiesa, usati anche per scopi di lucro (librerie ecc..) dall’ICI mentre ancora tutti la pagavano, quest’episodio, dicevo, non ve lo ricordate.
Nè mi par di ricordare che Luxuria abbia avuto un atteggiamento pur minimamente polemico col
governo Prodi sulla questione dei rifinanziamenti militari.
E come aveva fatto scrivere il reverendo Jones sul cartello che accoglieva i visitatori a Jamestown, in Guyana,: “chi non ha memoria, non ha futuro“.

P.S. Il reverendo Jones non l’ho ricordato solo per la scritta su questo cartello.


Cloroalclero

14 commenti:

Carlo Bertani ha detto...

Cara Barbara,
vorrei solo ricordare, a margine di questo amaro post, l'equivalente "Questo è un Paese senza memoria a senza verità", di Leonardo Sciascia e ripreso da Rocco Chinnici.
Come mai, nella "cattolicissima" Spagna, hanno una legge sui PACS fatta da un politico di destra (Aznar) e ripresa da uno di sinistra (Zapatero)?
Da noi, rimane la Ventura. E la sventura.
Ciao
Carlo Bertani

Guido A ha detto...

Francamente, questo post mi sembra decisamente illogico, e spiego perchè.

a) si parte da un fatto, presentato come grave: Liberazione fa un articolo trionfale in prima pagina sulla vittoria di Luxuria all'isola dei famosi.
commento: Il fatto semmai è ridicolo, ma non grave. I fatti gravi sono altri. E poi, da un certo punto di vista, può anche esser vero che questa vittoria sia segno di qualcosa che cambia.

b)si prosegue con una argomentazione sistetizzabile con questa frase: "Siamo messi veramente male come cittadini italiani se chi esprime le istanze reali di questo paese, di tutti i componenti di questa nazione, esultano accontentandosi di un’elemosina del genere dal potere."
Questo spiegherebbe la gravità del punto b). Ma il fatto è un altro: bisogna prendere atto che il comunismo italiano ha avuto uno sfocio disastroso.
E poi ragionare: se ha avuto questo sfocio, vuol dire che le basi non erano buone. E soprattutto: vuol dire che "il potere" (questa entità non meglio identificata) non è identificabile con il nemico del partito radicale e delle sue astratte battaglie.
Che questo potere (che sta anche a Bruxelles, ricordo anche questo), del "clero" ne ha piene ne scatole ben più di Barbara, e ama rappresentarsi con spigliati elementi "di sinistra" e "non convenzionali" quali Obama, Zapatero, e magari Luxuria. Cosa che Pasolini aveva immaginato in buona sostanza nei lontani anni '70, e che qualcuno ancora stenta evidentemente a capire.

c)Si finisce dicendo che Luxuria ha votato contro il pagamento dell'Ici delle attività della Chiesa cattolica (che in Italia, francamente, è l'ultimo dei problemi, se lo è ... oltretutto l'abolizione totale dell'ICI era nell'aria e per primo l'aveva proposta Bertinotti, ricordiamo pure questo) e per il rifinanziamento delle missioni "di pace". (questo è un fatto che meno ci piace .. però ricordiamo pure questo: Luxuria non fece altro che rispettare l'indicazione del proprio partito - di cui "Liberazione" è organo, diversamente da altri, come Turigliatto, che non vollero ingoiare questo rospo). Questi altri, ricordo anche questo, andarono poi a fondare un partitino che contribui in modo rilevante a togliere qualsiasi post-comunista dal parlamento italiano.
In molti paesi, quali la amata Spagna di Zapatero, non c'è più il partito comunista. In Italia ce n'erano tre.

Tutte queste acrobazie logiche, per non voler arrendersi ad una semplice, forse dura, ma semplice, verità:
se un partito non riesce ad arrivare al 5%, vuol dire che non "esprime le istanze reali di questo paese".
E si copre di ridicolo gridando dal suo organo di stampa alla grande vittoria del proletariato per la vittoria di Luxuria all'Isola dei Famosi. Infatti questo è un segno che presto faremo i pacs anche da noi e vivremo così tutti felici, contenti e con il clero clorato.
E tanto basti per dire che le cose stanno cambiando. We can, non c'è dubbio.

Questo è il fatto, se si ricorda qualcosina in più.

saluti
Guido Aragona

Roberto Buffagni ha detto...

COMUNISMO. s.m *
A)trasmutazioni del -
Dal nome (Vladimiro) al cognome (Guadagno)al soprannome (Luxuria) [continua...]

*s.m. = sostantivo maschile, non sado maso, eh?

Andrea Marcon ha detto...

Mi permetto di segnalare un articolo sul tema ne "Il giornale del ribelle":

www.movimentozero.org/mz/

orso ha detto...

alo Cloro....
sono felicissimo per questa vostra esperienza collettiva...
"mostri sacri", che mi aiutano con i pensieri da un po' di tempo, e tutti messi insieme...si rischia l'indigestione....tu, miguel, bertani...ci manca solo Barnard (per i miei gusti)...
un grande in bocca al lupo ed un abbraccio libertario...
orso

Cloroalclero ha detto...

Uè, devo andare ai consigli, ma ho qualche minuto e provo a rispondere:
x Carlo: la mia citazione "colta" (Jim Jones) era per sottolineare il fatto che, metaforicamente, troverei adatto un suicidio collettivo degli uomini di sinistra :-)
x Guido A: premetto che a scuola in queto periodo stiamo studiando Hegel. In particolare mi soffermo sul concetto che la contraddizione è intrinseca ad ogni ente storico ed è proprio la presenza della contraddizione, motore del divenire, che rende l'ente storico necessario in quanto al suo divenire, che si puo' esaminare solo a posteriori.
Condivido il tuo discorso, ma non vedo in cosa il mio sarebbe contradditorio: è ovvio che ci sono cose piu' gravi (il crollo di Rivoli per fare 1 esempio) ma la manifestazione mediatica di quest'evento ha una sua gravità specifica in quanto tale. E' proprio perchè Luxuria ha rivestito durante il governo prodi il ruolo di superasservito al "potere" (entità che è tutto, meno che imprecisata) che si dà un "liberazione" con l'Isola in prima pagina. E' proprio perchè Luxuria è oggettivamente un "diverso" (improponibile il parallelo con Obama: la negritudine è una diversità di natura squisitamente pregiudiziale), perchè ha una fisicità diversa(rompe le barriere della biologia) che ha vinto quella finta rappresentazione della vita che è l'isola dei famosi.
Questo paragone tra una rappresentazione e la politica è molto grave. Assurgere a livello di "oggetto di critica politica" una vittoria come quella di Luxuria è un segno, anzi un "contro-segno" della sinistra. E' la contraddizione esplicitata è il segno del suo "non essere piu'".
Un modo piu' palese per dirlo, non si poteva trovare. Finora i giudizi in merito erano "chiacchiere", ora è, storicamente, evidenza.
ciaociao

Unknown ha detto...

E' l'Italietta berlusconiana, costruita ad arte negli ultimi vent'anni di politica nostrana. Dal polverone di Mani pulite strada spianata a Re Silvio I e la sua combriccola, col bene stare di tutte le "forze" politiche del bel paese.
Qui non siamo di fronte a complotti e/o cospirazioni, ma a piani ben definiti da tempo, dall'alto, dove risiede la gente che veramente manovra le sorti di questo paese. Perciò come dico sempre i veri colpevoli siamo noi, che lasciamo agire indisturbati lor signori.
Di analisi sociali nè abbiamo piene le tasche, molte volte non serve fare immensi giri di parole. La situazione è tragica, ma nello stesso tempo semplice, basterebbe aprire gli occhi. Come scrisse G.H.Wells in uno dei suoi più famosi racconti: "Nel paese dei ciechi, l’uomo con un occhio solo è un Re”.
L'unica alternativa e riprendersi l'Italia, prima che ci tolgano anche il diritto di pensiero.
Saluti

Guido A ha detto...

Cloro, non vale!
Già solo la parola "hegel" mi mette in disordine i' cervvell!
E poi, con quel bel sorriso nella foto mi tagli già le gambe :-)

... può anche darsi che non abbia capito il senso del tuo discorso.
Comunque la giro, il tuo discorso non è contraddittorio se e solo se ritieni che la questione "diritti dei gay" sia una falsa questione, o quantomeno un fatto di scarsissima importanza.
Il che è possibile, ma avevo presupposto che non la pensassi così.

Cloroalclero ha detto...

x Guido A: io non penso affatto che l'emancipazione dei gay, transgender ecc..sia irrilevante, ma sai, in un'ottica di lotta di classe (non sono marxista ortodossa ma concordo sul fatto che il divenire della storia sia tutta la dialettica legata alla materialità, intesa come ruolo e attività legati alla sopravvivenza)l'orientamento sessuale di un individuo non sia un "nemico" per il sistema capitalista che trova in questi uomini di potere la sua esecutività politica.

Se la chiesa non fosse esistita e, poniamo, il positivismo avesse investito ogni piega della cultura, non l'orientamento sessuale (o il mutato ruolo biologico del transgender) sarebbe stato oggetto di esclusione, ma è ragionevole pensare che i diritti liberali sarebbero stati tranquillamente estesi anche a persone GBLT senza grossi problemi.

Ma la chiesa esiste e tutela la sua sopravvivenza, inserendo nei contenuti culturali l'emarginazione di questa diversità che viene spesso messa sul piatto della bilancia della dialettica tra poteri, come vengono messe in discussione il diritto all'aborto o a forme di convivenza diverse dalla famiglia tradizionale.

Il tema "morale" è molto piu' facile da distruggere (in un quadro di critica ai poteri)dei diritti dei lavoratori o (allargando il discorso) del lavoro minorile.

Perchè non tocca direttamente gli interessi economici, ma è legato all'esistenza (e allo stato "critico" )di istituzioni moralistiche come le chiese tradizionali, che vi fondano sopra i loro affari, così come alle aziende è utile la libertà di espressione per poter emettere svariati tipi di comunicati pubblicitari.

Pertanto: io sono d'accordo con te che siamo vicini ai pacs e ai dico. Perchè la necessità che regola l'istituzione ecclesiastica non è tale essendo sovrastrutturale (o in termini hegeliani contingente), cioè non direttamente legata al nucleo del divenire storico che è il raggiungimento del profitto da arte delle classi dominanti.
ciaociao

CONTRAGORA' . IL CROCEVIA DELLE IDEE: CULTURA, POLITICA, SOCIETA', COMUNITA', ECONOMIA. ha detto...

Sarebbe bello che la Chiesa cattolica smettesse di sponsorizzare e di farsi sponsorizzare dalla politica, ridadendo la propria trascendenza rispetto alla ricerca di un consenso che è potere. Ma anche evitare fregnacce del tipo qui sopra, cara Barbara. Dire che la Chiesa esiste per tutelare i propri affari è come dire che il movimento operaio è l'insieme delle scoregge prodotte dai lavoratori dall'epoca di Ned Ludd a quella di Bertinotti. Mai sentito parlare della differenza tra ideologia e spiritualità?
Con amicizia

Valter Binaghi

Cloroalclero ha detto...

x Valter: io credo che le chiese, come entità storicamente determinate, abbiano lucrato sui bisogni spirituali dell'uomo e che abbiano fondato su questo lucro la loro sussistenza.Con questo, non mi sono mai sognata di negare nè l'importanza nè la legittimità dei bisogni spirituali dell'umano.

ps: io non concordo neppure con l'evoluzionismo materialista di M. Hack, se è questo che vuoi dire. Anzi, la trovo una forma di fanatismo tale e quale quello di cui la chiesa si fa scudo per autoreplicarsi come istituzione di potere.

CONTRAGORA' . IL CROCEVIA DELLE IDEE: CULTURA, POLITICA, SOCIETA', COMUNITA', ECONOMIA. ha detto...

Si, è una spina dolorosa per tutti i credenti. Da un lato, ogni parola salvifica o percepita come tale (non solo la rivelazione religiosa, anche i proverbi del nonno)produce e richiede una tradizione, una comunità che se ne faccia carico. D'altro canto, custodire e tramandare implica anche la consistenza materiale di un luogo e di un ufficio, che viene difeso come necessario, ma che accanto a ministri, teologi e profeti fa sussistere puri e semplici amministratori. Io credo che sia venuto il tempo per la Chiesa cattolica di tornare sul monte (di Dio) e dire: chi vuole di questo pane, mi segua. Da questo punto di vista il pontificato di Woytila, che per molti è stato glorioso, per me è stato letale: ha interamente assimilato il linguaggio della testimonianza di fede a quello della retorica spettacolare e della ricerca del consenso politico.

Valter

Guido A ha detto...

Barbara, sarebbe lungo e palloso per tutti che io replicassi puntualmente.
Solo una piccola osservazione.
"Se la chiesa non fosse esistita " ... Bè, quando non esisteva, ad es. nella antica Grecia o Roma, l'omosessualità era accettata (come oggi, del resto) eppure nessuno aveva mai immaginato di allargare l'istituto del matrimonio alla amicizia omosessuale. E nessuno, per questo, pensò che ciò costituisse una discriminazione nei confronti degli omosessuali.
Questo potrebbe invece essere un indizio di qualcos'altro, rispetto a quello che dici tu.

Quel che voglio dire è che, con una interpretazione marxiana, sia pure non ortodossa, non riesco a spiegarmi parecchie cose: anzi, sono occhiali con cui vado regolarmente a sbattere nasate, o vedo piccole cose e non grandi cose.
Togliendo quegli occhiali, e vedendo le cose in modo opposto, invece tutto mi torna.
E in quest'altro modo, non riesco affatto a vedere nella Chiesa (pur con tutti i suoi problemi, passi falsi e contraddizioni) un nemico.
Tutt'altro.

Antonio Saccoccio ha detto...

liberazione fa gossip come novella 3000.
la differenza è che novella 3000 lo fa in un modo che lo notano 50 milioni di italiani, mentre liberazione lo fa in un modo che comprendono in 500.
Ma sempre gossip è alla fine.